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Alatri, si cerca l’arma del delitto, intanto compare una scritta anonima misteriosa

Si cerca l’arma del delitto. L’ottavo indagato è un uomo che stava dentro la discoteca Mirò dove è avvenuto il primo litigio che ha visto coinvolto Emanuele Morganti, poi allontanato a forza dai buttafuori e picchiato a morte all’esterno...

Si cerca l’arma del delitto. L’ottavo indagato è un uomo che stava dentro la discoteca Mirò dove è avvenuto il primo litigio che ha visto coinvolto Emanuele Morganti, poi allontanato a forza dai buttafuori e picchiato a morte all’esterno. Ricordiamo che per questo omicidio, attualmente, sono indagate 8 persone e due sono agli arresti i fratellastri Mario Castagnacci e Paolo Palmisani.

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Queste le ultime novità sul fronte giudiziario, intanto è spuntato un anonimo volantino affisso alla portà del Mirò, che ovviamente è stato chiuso dalle autorità giudiziarie in attesa di ulteriori sviluppi della situazione, anche perché sono iniziati per il club affiliato all’Arci Nazionale i controlli amministrativi e sembrerebbe che avesse iscritti solamente 53 soci e non si capisce come all’interno, a detta dei vari testimoni vi erano la sera del “fattaccio” più di un centinaio di persone.

Nell’anonimo volantino, che pubblichiamo a fianco si legge: “ Chi l’ha ferito non lo deve dire a noi. Siamo noi che dobbiamo andare a dire alla magistratura chi ha ammazzato questo ragazzo. E perché”. Messaggio scritto da una mano ferma. Ovviamente anche questo è oggetto di indagini, intanto le grandi TV nazionali non lasciano la città di Alatri e si spera che si faccia chiarezza quanto prima.

Lunedì mattina abbiamo incontrato una ragazza di Guarcino, studentessa universitaria, che ha portato una pianta in segno di solidarietà alla famiglia Morganti alla quale abbiamo chiesto del perché questo omaggio e se magari conosceva la vittima: “No. Però, più volte, sono venuta in questo club, soprattutto quando facevano le cover, e ricordo di esserci venuta con amici qualche me fa. Però era un locale angusto e non mi pare di ricordare che vi erano porte di servizio o doppia uscita”.

INVITO PUBBLICO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FAUSTO LISI

I sei consiglieri comunali dell’opposizione rivolgono pubblicamente al Presidente del Consiglio Comunale, dottor Fausto Lisi, la richiesta di convocare il Consiglio comunale di Alatri per affrontare il problema della sicurezza della città.

Non si tratta – specificano i consiglieri – di una “auto convocazione, perché siamo certi che la necessità di una consultazione approfondita del massimo organo democratico cittadino, che sappia entrare in sintonia con le preoccupazioni di tutte le componenti della nostra comunità cittadina, è sentita da tutti i consiglieri comunali allo stesso modo e può esprimersi nell’atto autonomo di chi, nella funzione di presidente, rappresenta tutto il Consiglio”.

Si tratta di analizzare con serietà le premesse di quanto è accaduto, di quanto ha reso possibili le condizioni che hanno portato all’assassinio di Emanuele, di quanto deve essere fatto per rendere concreti obblighi e competenze che la legge del 2008 attribuisce al sindaco, anche in relazione all’azione coordinata delle forze di sicurezza operanti sul territorio, di quanto si debba investire per dotare la polizia municipale delle risorse necessarie per svolgere al meglio il suo ruolo, disponendo interventi adeguati sul bilancio comunale finalizzati alla “missione sicurezza”, di quanto deve essere deciso con urgenza per attuare una politica che eviti di avvilire la società cittadina, colpire le sue attività commerciali e produttive, scoraggiare la partecipazione delle persone alle sue attività e alla vita dei suoi spazi, di quanto si debba fare per restituire alla città e ai suoi giovani l’immagine che i mass media hanno, in alcuni casi, travisato e offeso.

I consiglieri comunali dell’opposizione – precisano, infine – che, in mancanza di risposte sollecite, avvieranno essi stessi le procedure per la convocazione del Consiglio, come disposto dal Regolamento consiliare. I Consiglieri comunali Antonello Iannarilli, Enrico Pavia, Tarcisio Tarquini, Roberto Addesse, Nazzareno Costantini, Teresa Graziani.

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