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Nord Ciociaria Piglio

Piglio,  Sagra del Cesanese  n. 41 all’insegna della cultura e del risparmio

Non ci saranno i famosi carri che erano l’attrattiva maggiore delle passate edizioni per cui sarà più che altro una festa improntata alla cultura, alla visita del centro storico e del Castello Medievale.

Non ci saranno i famosi carri che erano l’attrattiva maggiore delle passate edizioni per cui sarà più che altro una festa improntata alla cultura, alla visita del centro storico e del Castello Medievale.

Al già notevole patrimonio turistico-culturale di Piglio, alla gastronomia, alle bellezze artistiche, si aggiungono ora le poesie dialettali e i temi svolti dagli alunni dell’Istituto comprensivo “Ottaviano Bottini” di Piglio, le mostre di pittura gli spettacoli itineranti che contribuiranno a fare di Piglio un importante polo turistico del Frusinate.

Dopo la sagra che si terrà a Piglio dal 3 al 5 Ottobre p.v., seguirà la vendemmia.

Questo anno a soffrire di più è l’uva rossa che fornirà il rinomato “Cesanese” famoso in tutto il Mondo, a detta degli agricoltori superstiti di Piglio. Comunque il poco vino prodotto sarà di ottima qualità.

Notizie più confortevoli vengono dall’uva bianca che per la sua struttura ha sofferto di meno. Questo significa che la famosa “Passerina” seguiterà a tenere alto il nome di Piglio e della Ciociaria accompagnando sia nelle case e sia nei locali pubblici i più raffinati piatti specialmente di pesce.

Ma non finisce qui!

C’è ancora un risvolto positivo: a dispetto del fatto che molti viticoltori pigliesi hanno abbandonato la loro terra stincando i vigneti; ci risulta, invece, che un consistente numero di giovani viticoltori di Pigliocontinuano con lungimiranza nel ricostruire un patrimonio vinicolo che altrimenti sarebbe andato perso.

Giorgio Alessandro Pacetti

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