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Veroli, Monti Ernici un parco che vieti il passaggio alle Jeep,  Quatar e fuoristrada a due ruote. Il Cai soddisfatto

Il CAI di Frosinone condivide la soddisfazione espressa dal Comitato Per La Protezione Dei Monti  Ernici per i recenti sviluppi verso la realizzazione di un'area protetta su queste montagne.

Il CAI di Frosinone condivide la soddisfazione espressa dal Comitato Per La Protezione Dei Monti Ernici per i recenti sviluppi verso la realizzazione di un'area protetta su queste montagne.

La Proposta di Legge per l'istituzione del Parco dei monti Ernici è ora al vaglio della commissione ambiente del Consiglio Regionale del Lazio e ci sono i presupposti per una sua imminente approvazione. Ciò rappresenta un grosso risultato per il Comitato Per La Protezione Dei Monti Ernici.

È ovvio che ci sia una parte avversa a questo progetto di protezione, all'iter e all'eventuale approvazione della Legge Regionale. In questa sede non vogliamo, però, tornare sui diversi punti di vista delle opposte fazioni che già tanto se ne è detto e scritto. Ci preme riaffermare il ruolo del CAI di Frosinone all'interno del Comitato come una delle associazioni più numerose e influenti, tra le cinquantanove che hanno aderito.

Il CAI è l' associazione ambientalista più numerosa in Italia: il Ministero dell'Ambiente la riconosce come tale sin dal 1987 ed è l'Ente di riferimento per la politica di montagna a livello nazionale.

Le sezioni ciociare il cui territorio è limitrofo ai monti Ernici, cioè Alatri, Frosinone e Sora, hanno aderito al Comitato e con loro anche il Gruppo Regionale Lazio del CAI.

La sezione di Frosinone rappresenta una importante realtà all'interno del panorama associazionistico cittadino: ha chiuso il 2014 con 377 soci e il trend del 2015 è ancora in crescita, a giudicare dai tesseramenti di questo inizio d'anno. Lo spirito che anima i soci è quello di unire alla passione per la montagna, intesa come interesse alpinistico e sportivo, l'impegno per la salvaguardia ambientale e l'amore per la Natura. Né si possono dimenticare gli obiettivi raggiunti nelle sue attività culturali: le periodiche presentazioni di libri legate alla montagna, alla natura e alla storia locale, oltre ai numerosi concerti del suo Coro che tiene viva la tradizione del canto alpino e regionale.

Il legame tra il CAI Frosinone e i monti Ernici è un fatto storico; l'impegno per la creazione di un'area naturale protetta risale ormai a oltre quarant'anni fa. Era il 1973 quando fu pubblicata la Proposta per una Riserva Naturale dei monti Ernici a cui diede un contributo decisivo il mai dimenticato socio Giuliano Spaziani, vero pioniere dell'ambientalismo ciociaro.

Oggi la popolazione del CAI è costituita da persone che, ognuna per le proprie attitudini e passioni, frequenta da sempre i monti Ernici e proprio di questo territorio è testimone. E' testimone della sua bellezza e della sua ricchezza, ma anche della sua fragilità: ha sempre viva in sé la coscienza e la sorveglianza civile che sono i principi fondanti del Comitato da noi sostenuto e di cui facciamo parte.

Non si può prescindere da un meccanismo di preservazione di questi ambienti, un meccanismo che permetta la fruizione antropica sostenibile ma che tuteli le “nostre” montagne dalle attività altamente impattanti. Per quanto riguarda i monti Ernici, l'attività venatoria sicuramente rappresenterebbe una causa di compromissione di delicati equilibri naturali riguardanti la biodiversità, sopratutto alle quote che la perimetrazione del parco andrebbe a proteggere.

Da non trascurare il pericolo rappresentato dalla frequentazione di questi monti con moto da fuoristrada e quad, una minaccia concreta all'integrità dell'ambiente.

Affinché sia compreso dall’opinione pubblica che tutto ciò non rappresenta una limitazione del diritto, ma una sua estensione, è necessaria una capillare sensibilizzazione alla cultura del rispetto della Natura e in questo il Comitato ha una forte potenzialità, soprattutto in virtù di associazioni influenti e radicate sul territorio come è il CAI. Siamo fieri di rappresentare una forza sociale costituita da individui, spesso con competenze culturali elevate e professionalità specifiche, inseriti in tessuti molto ricettivi alle problematiche ambientali. Il bacino che raccoglie coloro che sono disposti ad ascoltarci è molto ampio e comprende anche quelle realtà peculiari che "vivono" il territorio dei monti Ernici come risorsa; se strumentalmente si tenta di far apparire queste realtà come a noi avverse, il CAI di Frosinone e il Comitato di protezione dei Monti Ernici, di cui fa parte, rispondono di essere sempre aperti all'ascolto e al confronto.

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M.B. E’ chiaro, che il vincolo del Parco dei Monti Ernici se approvato dalla Regione Lazio, è un’ulteriore vincolo a tutto il comprensorio.

Quale, ad esempio è il Parco virtuoso italiano che si può vantare di questo vincolo? Solamente quelli delle Alpi, perché hanno la protezione di certi tipi di animali.

Però, se parco deve essere, questo deve vietare a Jeep, Quatar fuori strada a due ruote nel modo più assoluto il transito con multe pesantissime. . Perché questi mezzi deturpano l’ambiente.

Però, attenzione ai pochi vantaggi che porta questa approvazione. Forse solo quello per la salvaguardia dell’Ambiente. Allora ben Venga. Poi chi lo gestirà. Altro carrozzone regionale di spesa con Commissario, direttore e guardie per salvaguardare l’ambiente? Insomma, tenete presente che con l’istituzione del parco si mette un altro duro vincolo sulla montagna a vantaggio di pochi e non di tutti. A Che serve creare altro parco? Basta estendere quello dei Monti Simbruini così c'è una sola gestione. Dal vincolo del Parco salvaguardare i centri storici, altrimenti diventa ancora un'altro vincolo per i paesi che si stanno sempre più spopolando.

Giancarlo Flavi

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