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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Alatri, Abbruzzese interroga Zingaretti sull’iter di realizzazione di impianti di smaltimento

“Il comune di Alatri in questi anni ha visto un peggioramento della sua situazione ambientale” ha dichiarato il consigliere regionale

Il consigliere regionale Mario Abbruzzese ha presentato una interrogazione a risposta immediata al governatore Nicola Zingaretti in merito al procedimento in atto per la realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti inerti non pericolosi e di un impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da biomasse vergine nell’area ASI di via Fontana San Pietro (Alatri), al confine con i Comuni di Ferentino e Frosinone.

Alatri tra i comuni con il più alto tasso di inquinamento

"I due siti ricadrebbero al confine con la purtroppo famigerata Valle del Sacco, una sorta di catino noto per la sua forte criticità ambientale, certificata dall’inserimento, fin dal 2008, nel SIN (sito di bonifica ad interesse nazionale) - ha dichiarato il consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali - Più precisamente la zona di realizzazione dei complessi è posta a ridosso del confine con Ferentino e Frosinone, comuni interessati dal SIN. Il comune dentro cui gli impianti verrebbero realizzati – quello di Alatri – in questi ultimi anni ha visto un peggioramento sensibile della sua situazione ambientale che lo ha fatto arrivare ad essere classificato come uno dei Comuni con più alto tasso di inquinamento della provincia di Frosinone. Sappiamo che la situazione demografica della zona degli insediamenti che dovrebbero essere realizzati è molto particolare".

Preoccupazione nelle famiglie

"Le famiglie che risiedono nella zona oggetto dell’intervento ed in generale molti cittadini di Alatri e zone limitrofe, sono giustamente preoccupati di possibili infiltrazioni inquinanti nella falda acquifera sottostante, tuttora attiva, come si evince dalla presenza di tubazione drenante che sfocia nel fosso adiacente, che potrebbero determinarsi, all’apertura dell’impianto. È vero inoltre che la falda acquifera sottostante il sito che alimenta la fontana sita a pochi metri dello stesso, è certamente di portata non minima visto che anche con mesi di siccità quasi assoluta, come quelli avutisi sino alla fine di ottobre di quest'anno, determina una fuoriuscita di acqua in superficie. Il 15 novembre scorso ad Alatri si è tenuto un consiglio comunale aperto, dove sono intervenuti i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Alatri, il Sindaco di Ferentino, il costituendo comitato “Salviamo Fontana San Pietro” e l’Assessore Regionale all’Ambiente. Il 25 novembre scorso, si è  costituito ufficialmente il movimento “Salviamo Fontana San Pietro” che conta già più di 100 soci, ed opererà per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini. È fondamentale dunque sapere quali provvedimenti il governo regionale intende assumere in ordine al rilascio delle autorizzazioni di competenza per la realizzazione dei due impianti in oggetto".

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