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Giovedì, 18 Aprile 2024
Arcinazzo

Altipiani di Arcinazzo, Solenne Via Crucis della Misericordia sui passi di Giovanni Paolo II

“Al di fuori della misericordia di Dio non c’è nessun’altra fonte di speranza per gli esseri umani” (Giovanni Paolo II).

Al di fuori della misericordia di Dio non c’è nessun’altra fonte di speranza per gli esseri umani” (Giovanni Paolo II).

La Parrocchia Refugium Peccatorum di Altipiani di Arcinazzo ha programmato per Sabato 19 Marzo 2016 alle ore 15,30 una solenne Via Crucis della Misericordia, forte richiamo alla meditazione ed alla preghiera corale per tutte le persone che credono in Gesù e lo amano, presso il percorso contemplativo “Giovanni Paolo II.

L’incontro di preghiera è nella località Santo Biagio dove tre anni fa sono state installate le 15 Stazioni con le sacre immagini della Via Crucis in ferro battuto, dalle dimensioni 3 metri x3, realizzate dallo scultore Adamo Dell’Orco, grazie alle generose offerte della popolazione facente parte del circondario di Piglio, degli Altipiani di Arcinazzo, di Trevi nel Lazio, di Jenne e di Arcinazzo Romano. San Giovanni Paolo II, un anno prima della sua commovente scomparsa terrena, aveva dato testimonianza vivente dei suoi legami con le bellezze naturali, scegliendo un angolo sconosciuto di Piglio per pregare intensamente in una tenda e per contemplare le bellezze della natura, in attesa di salire alla gloria di Dio. Sono passati già dodici anni, ma sembra ieri, quando Karol Wojtyla, accompagnato dal segretario Arcivescovo, ora Cardinale di Cracovia, Stanislao Dzwisz, dal medico personale Renato Buzzonetti, dalla guardia del corpo Camillo Cibin e da un limitato gruppo di agenti di scorta, aveva lasciato la Città del Vaticano per raggiungere i prati di Santo Biagio, siti nel territorio di Piglio. Tale località, per chi non lo sapesse, dista appena due chilometri dal Santuario della Madonna del Monte, passaggio intermedio dei pellegrinaggi verso il Santuario della SS. Trinità e della Via Francigena. Papa Vojtyla, dopo aver pranzato con i suoi collaboratori e riposato in una tenda verde, quasi invisibile, in assoluta tranquillità, si era messo a pregare mentre tutta la zona circostante era stata presidiata da pattuglie di poliziotti che avevano impedito alle autorità e ai curiosi accorsi sul posto in moltitudine dopo che si era diffusa la notizia della presenza del Papa a Piglio. In ricordo di quella visita la civica amministrazione, capeggiata dal dott. Tommaso Cittadini, aveva installato nei prati di Santo Biagio, il 30 Aprile 2011, una Statua in resina e due Stele di marmo bianco dell’artista Egidio Ambrosetti, e un cammino contemplativo con le frasi storiche di Karol Wojtyla riportate su dei sassi lungo il percorso. Questo luogo ameno e suggestivo a ridosso di un laghetto richiama ogni giorno numerosi fedeli non solo di Piglio ma anche dei paesi limitrofi per rendere omaggio ad una persona con la quale la gran parte di noi è cresciuta e che ha contribuito alla pace attraverso il dialogo con altre Religioni. Per la cronaca, oltre a dare i natali a Benedetto de Pileo, umanista del sec. XV e a custodire le spoglie del Beato Andrea Conti, ideatore del I° Giubileo del 1300, la ridente cittadina di Piglio è stata visitata nel passato da illustri personaggi religiosi e precisamente: da San Francesco di Assisi, da San Massimiliano Kolbe, da Mons. Montini (Paolo VI), per inaugurare la Cappellina in loc. Lapillo dedicata a Papa Pio XII, dal Venerabile Quirico Pignalberi ofm., amico fraterno di San Massimiliano Kolbe e da ultimo da San Giovanni Paolo II.

Giorgio Alessandro Pacetti

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